31 gennaio, 2007

Sulla missione dei Templari


"Evidentemente Bernardo di Chiaravalle non ha mandato Ugo di Payns, né suo zio Andrea di Montbard, a sorvegliare le strade. Non è nemmeno la ragione per la quale Eustachio di Boulogne si è separato dai suoi cavalieri. O ancora il motivo per cuiUgo da Champagne, nel 1125, abbandonerà la sua contea, che è quasi un regno.
Ma se la sorveglianza delle strade è una "copertura", qual'era la vera missione dei nove cavalieri? Sono stati scelti cavalieri, cioè prodi, senza dubbio, non solo fisicamente, e addestrati all'uso delle armi. Tuttavia non si batteranno; la loro vita dev'essere messa a rischio il meno possibile...
La sorveglianza li costringe a vivere a contatto col mondo, ma da loro si esige che si comportino come monaci; che rimangano casti e non sottomessi alle passioni. Nulla deve sviarli dal loro compito. Non devono essere poveri, ma privi di beni personali. E' dunque impossibile comprarli. Infine, devono assolutamente obbedire. La missione prima di tutto. Per far accettare simili sacrifici, doveva trattarsi di una missione assai importante!" Tratto da: I misteri della cattedrale di Chartres, di Louis Charpentier

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Hanno cercato qualcosa nei sotterranei delle scuderie e forse lo hanno trovato

Anonimo ha detto...

Si, sicuramente doveva essere una missione importante, ma ho paura che non sapremo mai quanto. E soprattutto se non si è ancora conclusa. Mah. :)